Elain

lunedì 31 gennaio 2011

MALVENUTI!

Ehi! E dico Ehi!
Questo è il mio nuovo blog e ho voluto inziarlo con un'accoglienza un po' diversa.
Se quando arriva qualcuno a casa vostra gli dite benvenuto questo sta implicitamente a sottintendere che esiste qualcuno che viene in malo modo. E questo è il vostro caso! AH!

Dopo questa botta di simpatia portami via vi lascio col pensierino del giorno.



E' un po' di tempo che ho problemi relazionali col mio cervello.
Insomma per essere più chiari, svolazzano nella mia cavella
frasi a cranio irriducibili a parole.



Ho qualche problema a guardarmi intorno e non sentirmi in colpa.
Ogni piccolo oggetto che noi abbiamo intorno è costato la sofferenza di qualcuno.

Ciò mi disgusta dall'essere un essere umano per quanto poco evoluto.

Mi sento un po' in stato affogativo.

DIGUSTO VERSO L'UMANITA'.


Sto cercando di far confluire questa mega mega rabbia in qualcosa di concreto.
Sto odiando i fumetti, sto odiano in realtà tutto ciò che è intrattenimento.

L'intrattenimento ci sta rubando il tempo quanto il lavoro. Abbiamo bisogno di sentirci intrattenuti. Abbiamo bisogno di staccare dalle nostre vite così disgraziate.

Abbiamo bisogno di concentrarci sempre e solo su noi stessi.

Abbiamo bisogno noi o ha bisogno qualcun altro di questo?

Riusciamo ad usare internet solo per scopi personali, e per stronzate materialmente.

E ci dimentichiamo sempre quante notizie potremmo ricavarne. E magari essere più tristi nello scoprire quali violenze e ingiustizie accadono al di fuori del nostro micromondo.

Ci sentiamo tristi e avviliti, ma cos'è in proporzione il nostro avvilimento in confronto alle sofferenze di chi viene oltraggiato.

Saremo eternamente complici di questi abomini verso i deboli, lo saremo inconsapevolmente o consapevolmente. Ma credo sia giusto sentirci almeno un po' in colpa per tutto questo.

Ognuno di noi ha addosso un debito pubblico, ma anche un debito nei confronti di altri esseri viventi (uomini, animali e piante).

Siamo tutti dei maledetti parassiti.

E con questo bel proposito da rompicazzo complottista anarchica della fava vi auguro uno splendido 2011 da leoni e che il Sacro Grottolo di Ottiminia ve la mandi buona e non ve le mandi a dire che è maleducazione.


GoodBye Ruby Tuesday!

4 commenti:

  1. Direi che concordo più o meno con tutto quello che hai scritto.
    Ma le lische di sfondo alla pagina mi stanno distraendo, sono così cawine.

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  2. Quel che dici è vero, ma ciò non toglie che non dovresti provare rabbia.
    Con la rabbia aggiungi ulteriore tenebra alla tenebra quando per dissolvere la tenebra quel che serve è accendere una luce.

    Chi sta sguazzando nel mare della futilità lo fa perché ancora il momento della sua "presa di coscienza" verso il prossimo ancora non è avvenuto. E se non è avvenuto non è colpa loro: è che ancora evidentemente non era il loro momento.
    Se ci pensi c'è più da compatire che da arrabbiarsi.

    Per quel che riguarda "noi" invece, quali esseri "evoluti", nostro compito è comprendere per amare, non attaccare per sentirsi superiori.
    Dare l' esempio di una vita virtuosa e compassionevole farà cambiare il mondo ben più di mille invettive verso chi semplicemente "non ci arriva".

    PS: hai un dono, il mio umile consiglio è di non gettarlo via perché altri lo usano male, usa "il mondo dell' intrattenimento" per comunicare agli altri cosa hai dentro o per aumentare la loro sensibilità verso i temi che ti stanno a cuore.

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  3. Non so il mio discorso non era che io ci arrivo e gli altri no. Il discorso è che non sono serena e guardo quello che mi circonda, gli oggetti che uso, le notizie che mi volano sotto il naso. Gente è morta per dei diritti che nemmeno mi rendo conto d'avere.
    E' un male cosmico. L'unico modo per risolvere questo mio stato d'animo sarebbe andare a vivere come un primitivo nella natura e procurarmi il cibo e non inquinare il mondo con le mie abitudini da essere privilegiato. Voglio sentirmi in colpa. Sento che lo devo. La mia rabbia più che altro è rancore. Rabbia nascosta e calma, ma quasi impossibile da cancellare.

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