Elain

venerdì 18 novembre 2011

MATRIOSKE E RADIAZIONI матрёшка

La matrioska è un oggetto che ho sempre visto nella mia casa, in varie versioni, grandi e piccine.
E' sempre arrivata come un dono per la famiglia, un oggetto molto semplice e di materiali poveri, ma pregno di significati popolari.
Da bambina mi divertivo a giocarci, scomponendo e ricomponendo le varie donnine di legno.
Ma oggi la Matrioska mi riporta a momenti della mia infanzia, e al ricordo di persone che non so se rivedrò mai.




Queste bamboline con gli occhi ridenti e spesso sbarrati, che osservano il mondo con sguardo perso.
Non sospettersi mai del loro contenuto, eppure si aprono e ti sorprendono con una nuova bambolina, una nuova vita, che a sua volta ne contiene un'altra e un'altra.
Da un lato può sembrare molto carino come souvenir russo, ma dall'altro m'inquieta.
Sì, perchè è un oggettino, sempre in versione femminile (al massimo puoi trovare tra le matrioske interne un bambino, ma la Madre, ossia l'esterno, è sempre donna), da mettere su un mobile.
Ogni parte è dipendente e strettamente legata alle altre, ogni donnina di legno ha significato solo perchè è un involucro che contiene qualcos'altro.
E' un modo molto maschilista di intendere la donna. Sicuramente è un fatto normale visto che l'oggetto ha origini antiche.
Non lo so, non sono nemmeno sicura di essere più inquietata o più affascinata.
Quel che è certo è che gli oggetti popolari, per quanto semplici o decorati, risultano sempre pregni e ricchi di significati immensi.
Trasmettono vibrazioni che non possono lasciare indifferenti.
Spesso rappresentano delle identità di Paesi che oggi non riuscirebbero a trovare simboli altrettanto forti e comunicativi.

Quindi detto questo vi invito all'esposizione MATRIOSKATTIVA organizzata da UnaSpeciediSpazio (iscrivetevi su faccialibroculo e blogger, se riesco a imparare a mattere il collegamento sul nome sarebbe anche meglio) aperta da domani 19 Novembre alle 17:00, in Piazza Roma a Cremona.



----------------------------------------------------------------------------------------------------------
Ora non vorrei intristirvi troppo, perchè sono certa avrete già informazioni su questa vicenda, ma vi posto questo video riguardante la tragedia di Chernobyl.
Questo fatto è sicuramente l'inizio di una serie di conseguenze che han fatto si che nella mia vita ci fosse vicinanza al popolo russo, bielorusso, ucraino, e tutti quei paesi colpiti dal disastro nucleare (è stata un'angoscia inumana l'evento catastrofico in Giappone, per il fatto in sè e perchè ha riportato a galla dispiaceri passati).
Una popolazione che ha visto crollare sogni e speranze quotidiane, sostituite da malattia, morte e insicurezza.
Spero che in Italia continui la possibilità di ospitare per dei periodi i bambini di quei Paesi. Io ne ho tratto una ricchezza infinita, che posso comprendere solo ora.

 

Ora sappiamo che i danni sono stati ancora più devastanti, a distanza di anni le radiazioni continuano ad ammalare e uccidere migliaia di persone.


DAAASVIDANIAA!

4 commenti:

  1. Dopo aver mangiato un'immensa quantità di clementine calabresi (mi fanno impazzire!) decido di finire in bellezza questa merenda pomeridiana con una bella tazza di cioccolata calda. Sorseggio con la lingua ustionata e vado a leggermi il tuo nuovo post che mi serbavo per un momento di tranquillità. Chi dice che l'autunno è brutto?
    Anche a me hanno sempre affascinato le Matrioske e ricordo bene le ciurme di biondissimi bimbi che negli anni novanta erano ospitati nel mio paesino ma so bene che ancor'oggi tanti ce ne sono.
    Ricordo bene gli eventi di Chernobil anche se ero un mocciosetto. Io credo che con il nucleare si sia definitivamente chiuso il discorso! E' ben noto che il nucleare civile era solo una copertura per l'industria bellica e, dopo la caduta del muro, per quella del cemento. A parte i geniali colpi di coda del nostro ex-governo ora è davvero finita, ci rimangono le scorie .... per i prossimi 3-4 miliardi di anni. Abbiamo inguaito l'umanità e le scimmie antropomorfe che prenderanno il nostro posto tra 100.000 anni!

    RispondiElimina
  2. E' sempre bello trovarti a commentare :)
    Sono contenta (non è il termine esatto mi sa) che qualcuno possa ricordare cose che anche io ho vissuto.
    Per quanto riguarda il nucleare non credo ne saremo mai fuori purtroppo...prima o poi torneranno a scassarci le palle.
    (la storia delle scrimmi antropomorfe è geniale eheh)

    RispondiElimina
  3. Ciao, volevo informarti che ho utlizzato il disegno delle matriosche che hai realizzato per accompagnare un post su di una poesia il cui titolo è proprio "Matriosca".
    Ovviamente l'immagine è seguita da una didascalia con l'indirizzo del tuo blog.
    Se vuoi vedere il contesto in cui ho utilizzato il tuo disegno ecco il link: http://feboemuse.blogspot.it/2016/07/matriosca-agnese-coppola.html

    In caso non ti faccia piacere l'utilizzo di questa immagine da parte mia, provvederò subito a rimuoverla!

    Un saluto,
    Erica.

    RispondiElimina