Elain

sabato 12 gennaio 2013

CONSIDERAZIONI DISORDINATE

Considerazioni.
L'espressione artistica in tutte le sue forme ha già esplorato ogni angolo e dato tutto il possibile. Quindi tutto ciò che viene creato, per quanto emotivamente coinvolgente, non è che un scimmiottamento di vecchi metodi per realizzarsi nella società ed economia del nostro tempo.
Perché dopo ere e cambiamenti di ogni tipo non esiste nessuno che abbia inventato una nuova emozione?
Chi è soprattutto il primo essere vivente a provare la sconsiderata e unicamente umana sensazione di senso di colpa?

Ascoltare una canzone pluriascoltata nella propria esistenza favorisce la noia emotiva. 
Per esempio... guardandoci sinceramente nelle palle degli occhi...le persone della mia generazione (che già questo termine mi fa altamente squallore) hanno amato a suo tempo i Nirvana e quando oggi, per esempio durante una festa, risentono "Smells like teen spirit" prendono ad agitarsi come scimmie ammaestrate tentando di trasmettere ai circostanti il loro apprezzamento a quella canzone. In realtà non c'è più nessuno al mondo (salvo qualcuno che non conosce la canzone) che si emozioni realmente ascoltando i Nirvana.
E' tutto un automatismo divergente tra menzogna e voglia di emozionarsi come fosse la prima volta.




La mente immagazzina un quantitativo di parole in sequenza che c'è da preoccuparsi.
Per esempio la maggior parte di noi può cantare a memoria migliaia di canzoni, sia apprezzate che non.
E' un fenomeno affascinante quanto nauseante, perché sappiamo di poter ricordare moltissimo, ma non sappiamo come evitare di ricordare delle cagate pazzesche.

Magari non conosciamo a memoria delle poesie bellissime, eternamente iridiscenti.
Eppure ricordiamo l'orrido "ballo del qua qua". Perché??? Perché??
D'altro canto ricordiamo invece a memoria tantissime canzoni.
Se ricordo a memoria tutti i testi di Piero Ciampi posso anche tranquillamente non vergognarmi di non conoscere Leopardi.

L'ultimo pensiero della notte va a una cara ragazza con cui ho passato parte della mia adolescenza e che ha contribuito ad infuocare il mio pensiero politico talvolta. A lei dedico il mio pensiero, perché l'idea che una persona così giovane non ci sia più e non possa godere e soffrire dei piccoli piaceri e dispiaceri della vita mi appare come un insensato errore cosmico.
E' impossibile dimenticare il fatto che se ne sia andata. E così ogni piccolo momento si colma di amarezza.
E se talvolta penso che sia ingiusto che lei non possa più influenzare il futuro mi accorgo di sbagliare totalmente, perché ha lasciato pensieri e riflessioni in molte persone che cambieranno certamente l'avvenire.

sabato 5 gennaio 2013

PICCOLA PARENTESI DA UN PASSATO VICINO


Questo testo l'ho scritto mesi fa e oggi ritrovandolo mi accorgo di non ricordare ne quando ne in che situazione ne il motivo per cui l'ho scritto, come la maggior parte delle cose che ritrovo.


Lo scambio di sguardi è un giochetto
pericoloso sfuggente
Lo può fare solo chi ha la forza
di non rimanerne folgorato
e conseguentemente ucciso
o salvato
Lo puoi praticare ovunque ci sia qualcuno
o uno specchio o una vetrina,
per strada, in stazione o al lavoro
E' un incredibile passatempo disturbante
che può turbare interamente la vita
se praticato con vizio
Può farti cambiare in un istante umore
e opinione e orientamento e certezze
Ti può rigettare in un calderone di angosce
dal quale con tanta determinazioni eri fuggito
e forse ricordarti che nonostante tutto
tu esisti e qualcuno lo sta notando.
Proprio ora, io ti vedo.







mercoledì 2 gennaio 2013

ABITI DA CERIMONIA

Che dormita...
Ho dormito tanto, troppo, ma il mio proposito per il futuro è tenere gli occhi aperti.
Dare voce e forma a tutte le proiezioni dei miei stati d'animo.
Forse non ho saputo esattamente come omaggiare il rito della fine di un anno, ma ho deciso di iniziarne uno a modo mio. Tracciando segni in solitaria contemplazione delle illimitate possibilità davanti a un limbo bianco.


Frase del giorno:
Perché è nuda?   -I vestiti non son poi così interessanti.-




Starò attenta, molto più attenta.