Uhm ok ora che le acque si sono calmate posso mettermi a scrivere con pace e tranquillità in questa notte particolarmente calda.
Vi parlerò di una esperienza fatta un mesetto fa, un piccolo tassello al mio percorso creativo che mi ha dato molta soddisfazione.
In occasione della fiera COMICON 2011 di Napoli mi è stata data la possibilità di rientrare in una mostra che si svolge ogni anno all'interno della manifestazione.
Si chiama Futuro Anteriore, e ogni anno viene scelto un tema su cui un gruppo di artisti si misurano.
Quest'anno per dare un piccolo omaggio all'anniversario dell'unità d'Italia si è scelto il tema della Musica.
La Musica intesa come decorazione molto importante e incisiva delle vite di ognuno e che è in grado di darci un senso di appartenenza.
Ogni autore doveva rappresentare in fumetto alcune canzoni che rappresentassero anche i diversi generi musicali.
A me è toccato il cantautorato e una canzone che qualsiasi italiano conosce e ama a modo suo.
Bocca di Rosa di Fabrizio De Andrè
Il secondo passaggio era decidere quale cadenza dare alla narrazione, e prendere anche una certa posizione interpretativa riguardo alla composizione.
Questa canzone mi ha dato modo di riflettere sul personaggio BoccadiRosa.
Ho avuto modo di confrontarmi con altre persone sul senso che ognuno da al testo, che pur essendo piuttosto descrittivo lascia comunque molto spazio all'immaginazione.
Ho tentato di completare con la mia percezione un racconto che sembrava molto chiaro ma che secondo me lasciava molte lacune.
La BoccadiRosa descritta da De Andrè sembra essere vista sempre da un occhio esterno, chi la conosce la giudica.
Sia le donne che la odiano perchè vedono i loro mariti andarsene con un'altra, sia gli uomini che la vedono come una primavera della vita, un dono concesso a loro.
Insomma BoccadiRosa appare come una donna la cui passione principale è far l'amore a destra e a manca (se si dice così), una prostituta che in realtà è contenta di esserlo.
Una donna che in fin dei conti è contenta di girare di stazione in stazione per trovare nuovi uomini.
Ma a mio avviso anche De Andrè (che forse ha costruito il testo su qualcuno che ha conosciuto) non ha realmente capito questa donna.
Io ho immaginato BoccadiRosa come una donna vera a 360°gradi. Una donna che da molta importanza al suo essere femmina, ma che in fondo ha una vita fatta anche di altro.
Una donna sola, che si ritrova a viaggiare di paese in paese, sapendo che in qualsiasi posto andrà nessuno tenterà di capirla, e forse ormai ha anche rinunciato a mostrarsi per quel che è interamente.
Una donna disillusa sulla vita, che trova passione a far l'amore da prostituta perchè forse la vita non le ha dato poi molto. Una donna che forse non ha conosciuto l'amore vero e dolce.
BoccadiRosa per l'uomo di provincia non è un sogno tramutato in realtà, un evasione dalla vita coniugale che non gli da più stimoli.
BoccadiRosa non è assolutamente una donna da amare, ma una donna da usare per sentirsi di nuovo dei galletti ruspanti.
Nell'ultima tavola della mia storia ho voluto rappresentare una donna normale, che ha cura di se stessa ma non specificatamente per attrarre gli uomini, una donna che starnutisce come qualsiasi essere vivente.
Una donna un po' bambina che vedendo un gattino si china per accarezzarlo, ma voltandosi vede gli uomini che vengono ad accoglierla alla stazione, e si rende conto di dover rimettere i soliti panni da BoccadiRosa.
Bene dopo aver fatto questo discorso serio e paccosissimo vi invito a vedere le tavole definitive colorate e coi testi sulla mia pagina del sito quaz-art
http://www.quaz-art.it/artisti/robertasacchi/
e vi invito anche a dare un'occhiata al catalogo online della mostra, in cui potrete sfogliando vedere oltre al mio fumetto anche gli altri in mostra e i testi descrittivi degli autori
http://issuu.com/futuroanteriore/docs/musicaefumetto
GRAZIE PER L'ATTENZIONE
SIETE BELLISSIMI COMPLIMENTI PER LA TRASMISSIONE
P.S. Durante il Napoli Comicon (che è una fiera superbella davvero io sono rimasta tipo così o_o) ho avuto modo di conoscere persone fantastiche e ritrovare alcuni grandissimi. Sono stati giorni davvero stupendi e quasi mi è sembrato di fare un tuffo quando vivevo a Firenze e facevo la Comics. Florence I LOVE YOU